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FEBBRAIO 2023: POPMED #10

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FEBBRAIO 2023: POPMED #10

I tuoi 10 link di approfondimento. Scoprili qui!

Raffaele Avico
and
Francesco Della Gatta
Jan 24
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FEBBRAIO 2023: POPMED #10

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PREMESSA.

Ciao, siamo Raffaele Avico e Francesco Della Gatta e questa è PopMed, una newsletter a tema “salute mentale”, attraverso cui ogni due settimane riceverai 10 link ad articoli “compulsati” da PubMed -l’archivio in ambito di letteratura biomedica più vasto al mondo, online dal 1996.

Per scelta editoriale ti verranno inviati articoli a libera consultazione, molto spesso scritti in lingua inglese. I link provengono da riviste specializzate, ad alto fattore di impatto, e rimandano ad articoli di recentissima pubblicazione.

Questo ti garantirà un affaccio sulle “avanguardie” di ricerca e sulle scoperte più interessanti e recenti in tema “salute mentale”.

Troverai anche un articolo storico riesumato dall’archivio, scelto per l’impatto culturale sulla comunità scientifica, o per la sua rilevanza nel “gioco della scienza” dimostrata nel tempo.

Buona lettura!

Febbraio 2023: POPMED #10

  1. Uno studio di poco tempo fa, ha indagato gli effetti dell’utilizzo di cannabis per via orale. Si trattava di indagare -nel particolare- che effetti avesse assumere cannabis tramite prodotti “edible” (biscotti, torte, etc.), traendone dunque beneficio per via del passaggio della molecola di THC -il principio attivo della cannabis- dapprima attraverso lo stomaco nel fegato, quindi al cervello per via del sangue. Gli effetti riportati, rispetto al consumo per via inalatoria, sono differenti: una maggiore latenza prima dell’inizio dell’effetto (2 ore invece di 10 minuti), una maggiore forza dell’effetto, insieme a una sua maggiore durata. Lo studio si è quindi concentrato sugli effetti avversi dell’uso di cannabis “ingerita”, e su quanto -a livello di esperienza-, questa fosse ricordata come esperienza significativa, su un campione di un po’ più di 250 persone.
    Per il tipo di effetti procurati viene dagli autori effettuato un parallelismo con il tipo di esperienza indotta dall'uso di funghi allucinogeni, per durata e intensità. Inoltre viene riportata dai partecipanti alla ricerca una paradossale alternanza tra "momenti di disagio” e “momenti di significato”, come se il superare una prova durante gli effetti della sostanza la rendesse maggiormente significativa (qui un approfondimento su quest’ultimo punto). Trovi qui l’articolo: Aversiveness and Meaningfulness of Uncomfortable Experiences with Edible Cannabis

  2. Questo impressionante studio pubblicato su World Psychiatry prende quattro disturbi del neurosviluppo (ADHD, autismo, disturbi della condotta e sindrome di Tourette/Disturbi da Tic) e indaga la presenza di biomarkers relativi alla loro insorgenza in diversi ambiti (biochimico, genetico, neurofisiologico, neuropsicologico e relativamente al neuroimaging).
    Di fatto, mette insieme una serie di studi pubblicati, per ogni disturbo, divisi per dominio di indagine, nel tentativo di trovare uno o più biomarkers che diano un segno forte della presenza di una o più problematiche del neurosviluppo. Come si nota dalle parole degli autori, la strada in questo senso è ancora lunga.
    Il lavoro però ha il pregio di essere un enorme riassunto di materiale pubblicato altrove, e sistematizzato in una review che offre uno “stato dell’arte”. Trovi qui l’articolo: Candidate diagnostic biomarkers for neurodevelopmental disorders in children and adolescents: a systematic review

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