FEBBRAIO 2023: POPMED #11
I tuoi 10 link di approfondimento. Scoprili qui!
PREMESSA.
Ciao, siamo Raffaele Avico e Francesco Della Gatta e questa è PopMed, una newsletter a tema “salute mentale”, attraverso cui ogni due settimane riceverai 10 link ad articoli “compulsati” da PubMed -l’archivio in ambito di letteratura biomedica più vasto al mondo, online dal 1996.
Per scelta editoriale ti verranno inviati articoli a libera consultazione, molto spesso scritti in lingua inglese. I link provengono da riviste specializzate, ad alto fattore di impatto, e rimandano ad articoli di recentissima pubblicazione.
Questo ti garantirà un affaccio sulle “avanguardie” di ricerca e sulle scoperte più interessanti e recenti in tema “salute mentale”.
Troverai anche un articolo storico riesumato dall’archivio, scelto per l’impatto culturale sulla comunità scientifica, o per la sua rilevanza nel “gioco della scienza” dimostrata nel tempo.
Buona lettura!
Febbraio 2023: POPMED #11
Parliamo un po’ di Autismo che non se lo fila nessuno o quasi. Negli ultimi anni i numeri stanno aumentando, probabilmente perché i clinici sono diventati più bravi, l’approccio diagnostico è passato da categoriale a dimensionale, e la popolazione cambia. Resta il fatto che ancora non ne sappiamo abbastanza per far fronte a questo fenomeno che arreca un disagio incredibile ai pazienti e alle famiglie in primis, ma che tiene sotto scacco anche la Sanità e i clinici che, spesso, non sanno che fare da un certo punto in poi. E spesso questo succede perché non si è portati ad incontrare la soggettività della persona Autistica, si resta in una lettura del deficit, puramente meccanicistica, limitata dalla stessa base epistemologica di partenza. Qui e qui trovate due interventi che cercano di allargare la prospettiva psichiatrica in neurofenomenologica. Tuttavia, le scienze hard non sono il male, ci danno un sacco di strumenti e conoscenza in più per sviluppare le best practices. Questo studio pubblicato sul The American Journal of Psychiatry, va in questa direzione, offrendo una visione approfondita delle conoscenze a nostra disposizione rispetto all’Autismo, passando dalle differenze di genere, con cenni evoluzionistici, per arrivare agli studi ormonali e genetici. In sintesi, lo studio presenta la prova che l'Autismo è caratterizzato da uno spostamento verso modelli caratteristici della struttura cerebrale maschile. Poiché i tassi di prevalenza dell'ASD mostrano un pregiudizio sessuale sorprendente, questo lavoro fa luce sui potenziali correlati neuroanatomici dell'Autismo nei maschi e nelle femmine e informa la nostra comprensione dei meccanismi biologici alla base delle differenze di sesso nell'ASD. Trovi qui l’articolo: Sex-Differential Neuroanatomy in Autism: A Shift Toward Male-Characteristic Brain Structure
Abbiamo scelto, dal punto di vista editoriale, di provare a raccontare per ogni newsletter di un autore che ha segnato il sapere clinico in ambito psy. Oggi vi proponiamo questa interessante lettura su Alfred Binet pubblicata alla fine dell’anno scorso sull’ European Journal of Trauma and Dissociation, perché? Beh, oltre ai contenuti teorici del professionista, e lui è uno dei pionieri degli studi su trauma e dissociazione, crediamo sia un valore aggiunto conoscere la persona. Vi suggeriamo anche di ascoltare questo interessante podcast che ripercorre alcune delle tappe professionali di Binet. Lo sapevate, ad esempio, che si chiamava Alfredo Binetti ed era sardo? Chiaro che Binetti is not cool enough like Binet, però questo fa riflettere sull’uomo, oltre che sul professionista, un ragazzo tirato su solo dalla madre e che si è fatto strada nel mondo della scienza a suon di genialate, una di queste è il famoso Q.I. test. Trovi qui l’articolo: Alfred Binet and dissociation