LUGLIO, 2023: POPMed #17
Addentriamoci, insieme, nell'oceano della letteratura scientifica, per tornare alla fonte!
Ciao a tuttə, siamo Raffaele Avico, Francesco della Gatta e Andrea Pisano.
Benvenutə su POPMed. Di che si tratta?
Di una newsletter a cadenza bi-settimanale pensata per proporti 10 articoli scientifici su ricerche, studi che crediamo possano essere rilevanti per le scienze cliniche del mentale (psichiatria, psicologia clinica, neuroscienze, avanguardie di ricerca, salute mentale). Saranno spesso in lingua inglese e daremo priorità ad articoli ad elevato impatto scientifico (meta-analisi e review, ma anche RCT), tutti free: 9 di questi saranno incentrati su aspetti di avanguardia, ovvero sviluppi recenti della letteratura mentre 1 articolo si riferirà invece a una ricerca di impatto storico nell’area scientifica di interesse.
Come mai questo progetto?
Cosa significa per noi tornare alla fonte?
Significa innanzitutto proporre - e promuovere - una (in)formazione diretta, ma graduata: potrai entrare in contatto con la complessità della letteratura scientifica, ma non da solo. Nella newsletter si trovano infatti: una sinossi introduttiva a ciascun articolo, una serie di approfondimenti specifici, il link diretto agli articoli per poterli consultare. Vorremo quindi essere delle lenti attraverso cui potervi affacciare con sicurezza a uno scorcio della letteratura scientifica esistente.
Tornare alla fonte significa anche promuovere un giornalismo scientifico di qualità e orientato al reale della pratica clinica: tenteremo infatti di proporvi studi con una ricaduta diretta sulla dimensione professionale.
Che tu sia quindi unə giovane interessato alla macro-area della salute mentale o unə professionista della cura, confidiamo questo progetto possa essere per te!
Se vuoi, aiutaci a farci conoscere. Parla di POPMed e vienici a trovare su Instagram (@_popmed)! Ti aspettiamo per tornare, insieme, alla fonte! Buona lettura!
Un’ultima cosa, amicə!
Se hai voglia, facci sapere con un commento che ne pensi di POPMed.
Senza di te, tutto questo non sarebbe possibile.
Per noi, il tuo parere è importante.
1. Sleepacta
C’è un gruppo di lavoro di Pisa che si occupa di diagnostica, terapia e ricerca in ambito di sonno. Il laboratorio/azienda si chiama Sleepacta (qui).
Sulla loro pagina aziendale troviamo un riferimento ad alcuni studi scientifici pubblicati in tema sonno, tra cui un articolo -molto recente- relativo al rischio di sviluppare obesità durante un periodo di privazione del sonno. Questo studio, effettuato alla Mayo Clinic, ha sottoposto un gruppo di individui non obesi a un periodo di deprivazione dal sonno, per un totale di 3 settimane di ricovero, avendo cibo a disposizione “senza limiti”. Durante questi giorni di limitazione del sonno (4 ore per notte massimo) gli individui sembravano compensare la mancanza di energia sonno-indotta, con l'assunzione di maggiori quantità di cibo. Questo studio è il primo a studiare quali siano nello specifico i distretti corporei più soggetti alle conseguenze dell’obesità, con un focus sul tema "grasso viscerale” -maggiormente implicato nello sviluppo di problematiche altre, in particolare disturbi cardiovascolari.
Eccovi l’articolo:
2. Storie permesse, storie proibite
Ricercare e trovare un articolo che si occupi di trattare il disturbo ossessivo compulsivo in ottica sistemico-relazionale, sembra un’impresa impossibile.
La maggior parte della ricerca si concentra sul modello cognitivo-comportamentale, che d’altra parte viene consigliato come trattamento elettivo (ma non sarà proprio perché non esiste ricerca prodotta da altre scuole di psicoterapia?). In Italia abbiamo per fortuna il lavoro di Valerio Ugazio, che nel suo lavoro (molto interessante) Storie permesse, storie proibite, parla di polarità semantiche e giochi familiari per comprendere come un disturbo ossessivo compulsivo possa aver avuto origine anche a causa di determinate dinamiche famigliari.
É esperienza di chiunque si occupi di questa problematica, rintracciare nella famiglia di origine tratti peculiari, una pressione all’eccellenza, un’etica ipertrofica del lavoro, la tendenza a iper-responsabilizzare e una “polarità semantica” (per usare le parole della Ugazio) incentrata sul tema buono/cattivo.
Su questa pagina troviamo alcuni commenti della stessa Ugazio sulle caratteristiche del DOC, con alcuni riferimenti alla letteratura.
Vi rintracciamo anche un lavoro sulle polarità semantiche, concetto in questo caso declinato nei diversi disturbi, e che riassume a grandi linee il tema centrale indagato da Ugazio in questi anni, che qui proponiamo.
Si veda anche questo:
Eccovi l’articolo: