MAGGIO, 2023: POPMed #13
Addentriamoci, insieme, nella giungla della letteratura scientifica, per tornare alla fonte!
Ciao a tuttə, siamo Raffaele Avico, Francesco della Gatta e Andrea Pisano.
Benvenutə su POPMed. Di che si tratta?
Di una newsletter a cadenza bi-settimanale pensata per proporti 10 articoli scientifici su ricerche, studi che crediamo possano essere rilevanti per le scienze cliniche del mentale (psichiatria, psicologia clinica, neuroscienze, avanguardie di ricerca, salute mentale). Saranno spesso in lingua inglese e daremo priorità ad articoli ad elevato impatto scientifico (meta-analisi e review, ma anche RCT), tutti free: 9 di questi saranno incentrati su aspetti di avanguardia, ovvero sviluppi recenti della letteratura mentre 1 articolo si riferirà invece a una ricerca di impatto storico nell’area scientifica di interesse.
Come mai questo progetto?
Cosa significa per noi tornare alla fonte?
Significa innanzitutto proporre - e promuovere - una (in)formazione diretta, ma graduata: potrai entrare in contatto con la complessità della letteratura scientifica, ma non da solo. Nella newsletter si trovano infatti: una sinossi introduttiva a ciascun articolo, una serie di approfondimenti specifici, il link diretto agli articoli per poterli consultare. Vorremo quindi essere delle lenti attraverso cui potervi affacciare con sicurezza a uno scorcio della letteratura scientifica esistente.
Tornare alla fonte significa anche promuovere un giornalismo scientifico di qualità e orientato al reale della pratica clinica: tenteremo infatti di proporvi studi con una ricaduta diretta sulla dimensione professionale.
Che tu sia quindi unə giovane interessato alla macro-area della salute mentale o unə professionista della cura, confidiamo questo progetto possa essere per te!
Se vuoi, aiutaci a farci conoscere. Parla di POPMed e vienici a trovare su Instagram (@_popmed)! Ti aspettiamo per tornare, insieme, alla fonte!
Buona lettura amicə!
1. Dal lavoro di Manuela Maciel
La psicoterapia transgenerazionale trova nel lavoro “La sindrome degli antenati” della brillantissima Anne Ancelin Schützenberger, uno dei suoi punti più alti e formativi. Lavorare non solo in senso intergenerazionale (2 generazione coinvolte) ma transgenerazionale (più generazioni coinvolte), consente di rintracciare pattern disfunzionali, tabù, segreti mai svelati, ricorrenze, lealtà invisibili (cit.), al fine di potersene -infine- liberare. La neurobiologia ha negli ultimi anni approfondito se e in quale misura il trauma possa trasmettersi da una generazione a quella successiva (qui un approfondimento). Un riferimento di alto livello in questo ambito lo troviamo in Manuela Maciel, portoghese, fondatrice dell'International Conference on Sociodrama (qui il sito), autrice di approfondimenti su questo tema ispirati al lavoro di Anne Schutzenberger e integrati con una visione orientata a cogliere gli aspetti post-traumatici.
Dal suo sito, consigliamo la lettura di un suo lavoro del 2010.
Eccovi l’articolo:
2. Funghi e personalità
Questo articolo pubblicato su Acta Psychiatrica Scandinavica e tra cui autori troviamo David J. Nutt (che abbiamo citato in una delle scorse newsletter), è un lavoro che si inserisce nel macroambito “rinascimento psichedelico", di cui abbiamo spesso qui già scritto.
In particolare qui si indaga su un campione ridotto (i cui soggetti soffrivano di depressione unipolare) l’effetto dell’utilizzo a scopo terapeutico della psicocibina, con risultati interessanti in termini di insightfulness migliorata (maggiore possibilità di accedere a nuovi insight, ovvero “illuminazioni”/considerazioni sul Sé), in grado a sua volta di migliorare l’indice “neuroticism” e di aprire maggiormente la persona verso l’esterno.
Le esperienze psichedeliche, sempre più ne abbiamo evidenza, sono in grado di trasformare (in modo duraturo?) la personalità di un individuo, già dai primi utilizzi.
Eccovi l’articolo: