OTTOBRE 2023, POPMed #23
Addentriamoci, insieme, nella giungla della letteratura scientifica, per tornare alla fonte!
Ciao a tuttə, siamo Raffaele Avico, Francesco della Gatta e Andrea Pisano.
Benvenutə su POPMed. Di che si tratta?
POPmed è una newsletter a cadenza bi-settimanale pensata per proporti 10 articoli scientifici a proposito di ricerche, studi che crediamo possano essere rilevanti per le scienze cliniche del mentale (psichiatria, psicologia clinica, neuroscienze, avanguardie di ricerca, salute mentale).
Saranno spesso in lingua inglese e daremo priorità ad articoli ad elevato impatto scientifico (meta-analisi e review, ma anche RCT), tutti free: 9 di questi saranno incentrati su aspetti di avanguardia, ovvero sviluppi recenti della letteratura, mentre un articolo (posto al fondo della newsletter) si riferirà invece a una ricerca di impatto storico nell’area scientifica di interesse.
Come mai questo progetto?
Cosa significa per noi tornare alla fonte?
Significa innanzitutto proporre - e promuovere - una (in)formazione diretta, ma graduata: potrai entrare in contatto con la complessità della letteratura scientifica, ma non da solo. Nella newsletter si trovano infatti: una sinossi introduttiva a ciascun articolo, una serie di approfondimenti specifici, il link diretto all’articolo per poterlo consultare.
Vorremmo quindi essere delle lenti attraverso cui trovare un affaccio su un dettaglio, uno scorcio, un contributo di valore nella letteratura scientifica esistente.
Tornare alla fonte significa anche promuovere un giornalismo scientifico di qualità e orientato al reale della pratica clinica: tenteremo di proporre studi con una ricaduta diretta sulla dimensione professionale.
Che tu sia quindi unə giovane interessatə alla macro-area della salute mentale o unə professionista della cura, confidiamo che questo progetto possa essere per te!
Se vuoi, aiutaci a farci conoscere. Parla di POPMed e vienici a trovare su Instagram (@_popmed)! Ti aspettiamo per tornare, insieme, alla fonte!
Buona lettura amicə!
Un’ultima cosa, amicə!
Se hai voglia, facci sapere con un commento che ne pensi di POPMed.
Senza di te, tutto questo non sarebbe possibile.
Per noi, il tuo parere è importante.
1. Vapore
Da alcuni anni esiste un portale dedicato alla Cannabis e ai suoi effetti, si chiama Cannabis Scienza. Questo luogo virtuale raccoglie in sé molti autori e ricercatori coinvolti nel “problema cannabis”, dato che questa sostanza ha negli anni creato un vivace dibattito culturale spesso sequestrato dalla politica (con tutte le derive del caso).
Parliamo in realtà di una sostanza poco dannosa in senso “fisico” (se non per i polmoni di chi la fuma), maggiormente rischiosa in senso psicologico/psichiatrico per i possibili effetti avversi soprattutto nei soggetti predisposti. In senso generale, sappiamo che usare cannabis in modalità "hard-core” altera le performance cognitive e conduce a quella che è stata definita sindrome amotivazionale. Queste variazioni, tuttavia, non sembrano essere definitive (con l'eccezione delle performance di attenzione -si confronti l'articolo in seguito linkato), soprattutto quando l'uso di cannabis massivo non avviene in fasi delicate dello sviluppo cerebrale. Un approfondimento autorevole lo troviamo in questo articolo del 2014: http://www.pnas.org/content/111/47/16913.full. In quest'articolo vengono osservate le ripercussioni sul cervello dell'uso di cannabis; vi si trova anche una completa disamina degli articoli che hanno indagato a fondo gli effetti a lungo termine dell'uso continuato di cannabis.
Tornando al prima citato portale Cannabis Scienza, nella pagina che qui linkiamo sono approfonditi i vantaggi della vaporizzazione della cannabis: una vera e propria “guida alla vaporizzazione”. Dalla lettura di questo lavoro, apprendimento i vantaggi indiscussi di assumere Cannabis attraverso un vaporizzatore, dall’effetto di broncodilatazione ai rapidi effetti calmanti sul dolore cronico, all’assenza di combustione (e conseguente rilascio di tossine), alle minori dosi necessarie per la stessa intensità di effetto (cosa che ha vantaggi anche economici), etc. Un buon vaporizzatore.
Eccovi l’articolo:
Guida alla vaporizzazione della Cannabis Medicinale
2. Fobie: l’articolo definitivo
Un lungo articolo a proposito delle fobie specifiche comparso su The Lancet. Delle fobie specifiche sappiamo che colpiscono fino al 15% della popolazione generale. Per diagnosticarle, il DSM-5 richiede una paura marcata verso un oggetto o una situazione specifici, e la presenza di un “evitamento attivo”. Sappiamo inoltre che in termini di comorbilità esse sono associate a disturbi d'ansia, dell'umore e all’abuso di sostanze. Il trattamento psicoterapico golden-standard, è la terapia espositiva (dal vivo o virtuale). Sull’origine delle fobie specifiche, l’ipotesi più realistica è la teoria dell’apprendimento a prova singola, spiegato nel video sotto riportato (viene ben chiarita la differenza tra l’apprendimento a prova singola e il condizionamento classico: l’apprendimento a prova singola è infatti iper-specifico, non è estinguibile come l’apprendimento classico e si crea in modo subitaneo, SUBITO dopo l’evento, in modo istantaneo; è dunque una variante, potremmo dire, del condizionamento classico, con caratteristiche proprie e molto peculiari).
Eccovi l’articolo: