GENNAIO 2024: POPMed #29
Addentriamoci, insieme, nella giungla della letteratura scientifica, per tornare alla fonte!
Ciao a tuttə, siamo Raffaele Avico, Francesco della Gatta e Andrea Pisano.
Benvenutə su POPMed. Forse sapete già di cosa si tratta, me se volete rifrescarvi la memoria potete fare un salto qui. In questi primi mesi ci saranno ancora diverse novità.
A breve saranno disponibili su ISSUU i nostri Compendi di letteratura scientifica, per un totale di oltre 600 pagine di articoli scientifici, riflessioni e approfondimenti e oltre 250 articoli scelti dalla recente letteratura relativa all’imponente area della salute mentale.
Se non l’avete ancora fatto e siete iscritti free, scriveteci a quale compendio vorreste avere accesso. Ma, raga, ricordatevi anche della promo promo promo che più promo non si può: se decidete di passare all’iscrizione premium entro la fine della prima settimana di febbraio, riceverete l’accesso totalmente gratuito a tutti i compendi - oltre ovviamente a avere tutti gli altri benefici, tra cui la newsletter mensile, il calendario per pessimistissimi e POPMed Talks.
E concludiamo proprio ricordandovi di POPMed Talks, in uscita i primi di Febbraio con cadenza mensile. L’idea è quella di conoscere, intervistare, dialogare con diversi professionisti della salute mentale (e non) per scavare nella pratica quotidiana e ritrovare qui un’altra fonte diretta di conoscenza parallela a quella strettamente scientifica, ma non meno essenziale.
Se vuoi, aiutaci a farci conoscere. Parla di POPMed e vienici a trovare su Instagram (@_popmed)! Ti aspettiamo per tornare, insieme, alla fonte!
Buona lettura amicə!
Un’ultima cosa, amicə!
Se hai voglia, facci sapere con un commento che ne pensi di POPMed.
Senza di te, tutto questo non sarebbe possibile.
Per noi, il tuo parere è importante.
1. Sei stato trollato, sai perchè?
Il trolling su Internet è considerato una forma negativa di interazione online che può avere effetti dannosi sul benessere delle persone. Questo studio sperimentale preregistrato aveva tre obiettivi: in primo luogo, replicare l'associazione tra il comportamento di trolling online degli utenti di Internet e la Tetrade Oscura della personalità (machiavellismo, narcisismo, psicopatia e sadismo) stabilita in ricerche precedenti; in secondo luogo, studiare l'effetto dell'esperienza dell'esclusione sociale sulla motivazione delle persone a impegnarsi in comportamenti di trolling; e in terzo luogo, esplorare il legame tra stili umoristici e comportamento di trolling. I partecipanti sono stati inizialmente valutati sulla loro personalità, sugli stili umoristici e sul comportamento globale di trolling. Successivamente, gli intervistati sono stati assegnati in modo casuale a una condizione di inclusione o esclusione sociale. I risultati ottenuti da 1.026 partecipanti indicano una chiara correlazione tra il trolling globale e tutte le sfaccettature della Tetrade Oscura, nonché con stili umoristici aggressivi e autodistruttivi. Molto importante ai fini terapeutici è essere ben consci dello stile umoristico del paziente con cui i clinici lavorano. Lo sapevi che l’umorismo può essere letto come una strategia di regolazione emotiva? Se ti incuriosisce questo aspetto molto sottovalutato nella pratica psicoterapica leggi questa recensione sull’uso dell’umorismo in psicoterapia, ne resterai colpito ed illuminato. Tuttavia, non è emersa alcuna relazione significativa tra l’esperienza di esclusione/inclusione e la motivazione al trolling. I risultati inoltre suggeriscono che i punteggi di psicopatia e sadismo hanno un effetto positivo significativo sulla motivazione immediata al trolling dopo la manipolazione sperimentale, mentre il machiavellismo e il narcisismo non spiegano la variazione nella motivazione al trolling. Inoltre, l’esclusione sociale non ha avuto generalmente alcun effetto sulla motivazione immediata al trolling, ad eccezione dei partecipanti con una motivazione immediata al trolling più elevata, per i quali l’esperienza di esclusione sociale ha effettivamente ridotto la motivazione al trolling. Gli autori concludono mostrando che non tutti gli aspetti della Tetrade Oscura hanno la stessa importanza per prevedere la motivazione immediata al trolling e che la ricerca dovrebbe forse concentrarsi maggiormente sulla psicopatia e sul sadismo.
Eccovi l’articolo:
Troll story: The dark tetrad and online trolling revisited with a glance at humor.
2. Totò la chiamava malafemmena..
Nonostante le presunte differenze di genere nell’espressione del narcisismo, teorie importanti hanno praticamente respinto il ruolo delle donne nello sviluppo e nella manifestazione del narcisismo. La tesi secondo cui il narcisismo è una patologia del sé che può in parte differire nei maschi e nelle femmine è ulteriormente evidente nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5). Il DSM-5 riporta che fino al 75% delle persone con diagnosi di disturbo narcisistico di personalità (NPD) sono uomini. Tali cifre suggeriscono che la rappresentazione del narcisismo codificato nel DSM-5 può essere applicabile solo marginalmente alle donne, data la sua attenzione e la sua natura prominente nel catturare temi grandiosi che assomigliano molto alle norme comunemente maschili. L'enfasi eccessiva sulle caratteristiche grandiose si estende alla letteratura empirica che definisce il narcisismo come un tratto normativo della personalità ed è ampiamente valutato utilizzando il Narcissistic Personality Inventory (NPI), sul quale i maschi ottengono punteggi significativamente più alti rispetto alle femmine. Come dimostrato in questa review, una limitazione che si riscontra frequentemente in letteratura è il tentativo di comprendere le manifestazioni narcisistiche nelle donne attraverso la lente di ciò che è stato comunemente definito narcisismo (DSM/NPI). Gli autori dell’articolo in allegato mostrano come la letteratura riguardante la valutazione diagnostica e la concettualizzazione del disturbo narcisistico di personalità, dei fattori eziologici, dell'aggressività e della perpetrazione della violenza da parte del partner debba essere ri-discussa in relazione all'importanza del genere. Qui puoi trovare una descrizione delle caratteristiche comuni delle donne con disturbo narcisistico di personalità. Sebbene estesa, la ricerca sul narcisismo attraverso la teoria clinica e la ricerca empirica (DSM/NPI) è caratterizzata da una relativa ignoranza riguardo al modo in cui le disparità di genere si manifestano nell’espressione, nel comportamento e nel funzionamento narcisistici. In particolare, la sovrarappresentazione dei maschi e la concomitante sottorappresentazione delle femmine nella letteratura è indicativa della sintomatologia della personalità narcisistica (NPI/DSM), che ricorda da vicino lo stereotipo maschile dei maschi nella società. Questa revisione ha dimostrato che, mentre il nucleo del narcisismo opera in modo simile in tutti i generi, le espressioni esteriori tendono a differire. Qui viene ribadito che l’incapacità di apprezzare le differenze di genere salienti nell’espressione del narcisismo si tradurrà probabilmente in enormi conseguenze negative sulla valutazione diagnostica, sul trattamento, sugli interventi adeguati al genere per i comportamenti offensivi e sulla conoscenza teorica necessaria per informare queste aree di preoccupazione identificate. Pensate a quanto possa essere utile a noi clinici avere un’idea più ricca delle sfaccettature di genere intrecciate ai disturbi di personalità nell’offrire una presa in carico di gran lunga più efficace ai fini terapeutici, e questo articolo ci accompagna per mano verso l’incremento di tali conoscenze. Per avanzare ulteriormente nel campo, gli autori raccomandano vivamente che la ricerca futura utilizzi una valutazione multiforme del narcisismo per arricchire ulteriormente la comprensione teorica della misura in cui le articolazioni di Narciso ed Eco sono state informate sul genere. In tal modo, il campo può spostarsi verso una letteratura più solida e integrata sul narcisismo che includa le questioni di genere.
Eccovi l’articolo:
Female Narcissism: Assessment, Aetiology, and Behavioural Manifestations.