Per questa puntata di POPMed Talks abbiamo rispolverato una conversazione avuta con due psichiatri (uno italiano, l’altro spagnolo) da anni impegnati in ambito di psichiatria negli Stati Uniti: Fernando Espi Forcen e Matteo Respino.
La conversazione è stata registrata a fine 2019 a Chicago, in epoca pre-covid.
È possibile pensare che alcune cose siano cambiate, da allora: gli stessi Fernando e Matteo sono attualmente impegnati in attività differenti.
La conversazione è ruotata intorno a un confronto tra il modello di sanità mentale statunitense e quello italiano.
Ci siamo concentrati sul “territorio”, su quanto la sanità pubblica fosse in “comunicazione” con il territorio (nello stato dell’Illinois), sull’iter di un paziente psichiatrico nella città di Chicago, e in generale su come le cose andassero, a quel tempo, per gli utenti psichiatrici statunitensi. Altre domande hanno riguardato, invece, la formazione degli psichiatri o il ruolo della psicoterapia nella psichiatria americana.
Ne emerge una visione della sanità americana abbastanza dollaro-centrica, trainata da moventi economici, ben adattata al modello neoliberista che negli USA appare nella sua credezza (e spesso violenza).
L’idea di un confronto tra modelli psichiatrici e psicologici diversi, soprattutto rapportando altre realtà a quella italiana, aveva dato vita in quel periodo a una rubrica chiamata “fuga di cervelli” (che si può reperire qui); le conversazioni incentrate su quel tipo di confronto da un lato ci avevano rincuorato sullo stato di salute della sanità pubblica italiana in ambito di salute mentale che, pur con tutte le difficoltà, rimane un esempio virtuoso nel contesto della scena europea (si pensi per esempio alla realtà di Trieste); dall’altro, quelle conversazioni avevo reso evidenti limiti strutturali del nostro ambiente psichiatrico, in particolare a riguardo del tema "reinserimento degli utenti nel contesto della comunità”.
Buon ascolto!